Cos'è la gastroenterite e come riconoscerla
Conosciuta anche come influenza intestinale, la gastroenterite è un'infezione di origine virale che colpisce la mucosa intestinale quando questa entra in contatto con virus o batteri e può generare nausea, vomito, scariche di diarrea e dolori addominali.
A dispetto del suo nome e contrariamente a quanto si possa immaginare, l'influenza intestinale o gastroenterite non presenta alcun sintomo respiratorio, ma i suoi segni distintivi riguardano tutti l'apparato gastroenterico e comprendono, solo per citarne alcuni, coliche addominali, diarrea improvvisa, cefalea, inappetenza e febbricola.
Di solito la gastroenterite si risolve nel giro di pochi giorni e la guarigione è abbastanza rapida e completa, ma per non trascinare più a lungo anche solo dei sintomi lievi di questa infezione è indispensabile seguire una corretta alimentazione che predilige alcuni alimenti e ne evita categoricamente altri.
Vediamo, nel dettaglio, come comportarsi dal punto di vista della dieta da seguire quando si è affetti da gastroenterite.
Gastroenterite cosa mangiare?
- Perché è così importante cosa si mangia in caso di gastroenterite?
Come già accennato, la gastroenterite è un'infezione che colpisce il tratto intestinale e lo stomaco, quindi, è fondamentale cercare di portare sollievo all'organismo e ridurre gli effetti dell'infezione partendo proprio dal tipo di alimenti che passeranno dallo stomaco e dal tratto intestinale e che potrebbero migliorare la sintomatologia in atto e accelerare la guarigione.
Al contrario, scegliere altri alimenti sconsigliati in presenza di gastroenterite può solo peggiorare lo stato di malessere e peggiorare i sintomi.
- Quali alimenti consumare in presenza di gastroenterite
Innanzitutto, specifichiamo che i sintomi dati dalla gastroenterite, sia essa virale o batterica, sono gli stessi negli adulti e nei bambini, quindi, in entrambi i casi sarà prioritario introdurre nell'organismo quei cibi che possono ridurre la sintomatologia - soprattutto la diarrea e il vomito - e favorire il ripristino della flora batterica.
Tra gli alimenti consentiti ci sono, quindi:
· Riso lessato e condito con solo olio extra vergine di oliva.
· Salumi magri come la bresaola e il prosciutto crudo privato del grasso.
· Carni magre come il pollo o il tacchino cucinate ai ferri e condite anch'esse con olio extra vergine di oliva.
· Pesce leggero e digeribile, come il merluzzo, cucinati al vapore o bolliti.
· Formaggi stagionati come il grana padano o il parmigiano reggiano.
· Frutta particolarmente indicata per curare la diarrea come banane e mele.
· Yogurt ricchi di fermenti lattici utili a ripristinare la flora batterica.
Quali condimenti scegliere se soffri di gastroenterite?
I condimenti devono limitarsi al solo olio extra vergine d'oliva o al succo di limone, mentre chi desidera una bevanda calda può trarre beneficio da una buona camomilla o dal caffè d'orzo.
Inoltre, per reintegrare i liquidi persi a causa del vomito e della diarrea, è di fondamentale importanza bere a piccoli sorsi e frequentemente almeno 1,5 o 2 litri di acqua al giorno in modo da evitare episodi di disidratazione.
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Quando mangi, il cibo che ingerisci inizia già nella bocca, tramite gli enzimi nella saliva, ad essere parzialmente "scomposto" in pezzetti più piccoli e quindi più facili da digerire e assorbire.
Nel nostro corpo ci sono varie proteine che permettono al cibo di essere digerito, assorbito e metabolizzato nel modo corretto.
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Quali alimenti evitare in presenza di gastroenterite
Come già accennato, in caso di influenza intestinale è bene evitare determinati alimenti o comportamenti alimentari che possono solo peggiorare la sintomatologia della gastroenterite prolungandone gli effetti e debilitando ancora di più l'organismo.
Tra gli alimenti da evitare ci sono:
· Cereali ricchi di fibre, come quelli integrali, che possono peggiorare gli episodi di diarrea.
· Latte e formaggi freschi perché aumentano i movimenti intestinali e, di conseguenza, fanno aumentare la diarrea.
· Frutta e verdura per il loro elevato contenuto di fibre.
· Succhi di frutta e altre bevande zuccherate che possono provocare un effetti lassativo.
· Legumi perché generano la formazione di gas intestinali e, quindi, favoriscono gli episodi di diarrea.
· Pomodori perché aumentano l'acidità l'acidità presente nello stomaco.
· Spezie perché irritano il tratto digerente e aumentano l'infiammazione della mucosa gastrica.
· Caffè e altre sostanze a base di caffeina perché possono avere un effetto lassativo.
· Alcolici e superalcolici che aumentano il livello di disidratazione.
Come comportarsi nella fase di recupero
Trascorsa la fase acuta dei primi giorni in cui si manifesta la gastroenterite e dopo aver seguito una dieta indicata durante questa infezione, è possibile reintrodurre poco alla volta i cibi che si era soliti consumare cominciando gradualmente dalla frutta e dalla verdura lasciando per ultimi i cibi molto grassi, zuccherati o fritti che possono ancora aumentare l'irritazione del tratto intestinale.
Inoltre, nella fase di recupero l'intestino è ancora infiammato e, quindi, non è insolito assistere alla comparsa di intolleranze alimentari come quella al glutine o al lattosio.
Per ripristinare la salute della mucosa intestinale e della flora batterica è bene alimentarsi con piccole quantità di cibo e frequentemente, mentre un aiuto importante in tal senso potrebbe essere offerto dall'introduzione nella propria dieta di una porzione al giorno di yogurt magro o kefir da consumare come spuntino tra un pasto e l'altro o a colazione.